Evitare finestre di dialogo e interstitial invasivi
Le finestre di dialogo e gli interstitial invasivi sono elementi di pagina, in genere a scopo promozionale, che ostacolano la visualizzazione dei contenuti da parte degli utenti. Gli interstitial sono overlay che a volte coprono i contenuti dell'intera pagina, mentre le finestre di dialogo ne coprono solo una parte.
I siti web spesso devono mostrare le finestre di dialogo per vari motivi; tuttavia, le interruzioni causate dagli interstitial invasivi potrebbero infastidire gli utenti e compromettere la loro fiducia nel tuo sito web.
Le finestre di dialogo e gli interstitial invasivi rendono difficile a Google e ad altri motori di ricerca comprendere i tuoi contenuti, il che potrebbe causare prestazioni di ricerca scadenti. Analogamente, se gli utenti ritengono che il tuo sito sia difficile da usare, è improbabile che vogliano visitarlo di nuovo, nemmeno tramite motori di ricerca.
Creare finestre di dialogo non invasive
Le finestre di dialogo non invasive permettono agli utenti di accedere ai tuoi contenuti senza essere interrotti da una finestra di dialogo; questo vale per tutti i tipi di finestre di dialogo promozionali, incluse le richieste di installazione di app. Se segui queste best practice, gli utenti avranno un'esperienza positiva sul tuo sito, e aiuterai la Ricerca Google a comprendere i contenuti e la struttura del tuo sito.
Utilizzare i banner invece degli interstitial
Per attirare l'attenzione degli utenti, al posto degli interstitial a pagina intera, utilizza banner che occupano solo una piccola parte dello schermo. Puoi implementarli in vari modi: ad esempio, per i banner per l'installazione di app, puoi utilizzare un banner supportato dai browser, come Smart App Banners per Safari o l'esperienza di installazione in-app per Chrome. Un'altra opzione consiste nel creare un semplice banner HTML, simile a un normale annuncio di piccole dimensioni, che rimanda al relativo store per il download. Puoi riutilizzare questi piccoli contenitori per altri tipi di notifiche, ad esempio per le richieste di iscrizione a una newsletter.
Utilizzare le librerie comuni
Molti CMS dispongono di plug-in che creano finestre di dialogo e interstitial standard per i casi d'uso più comuni, come le richieste di iscrizione alle newsletter. Ad esempio, se utilizzi WordPress, cerca "wordpress iscrizione a newsletter". L'utilizzo di tali plug-in può essere utile per Google, per altri motori di ricerca e per Internet in generale, dato che gli sviluppatori di plug-in possono implementare miglioramenti su larga scala.
Evitare gli errori comuni
A meno che non sia obbligatorio fare altrimenti, evita i seguenti errori comuni quando progetti una finestra di dialogo o un interstitial, per consentire a Google Search di eseguire la scansione e comprendere i tuoi contenuti:
- Non oscurare l'intera pagina con gli interstitial.
- Non reindirizzare l'utente a una pagina separata per dare il proprio consenso o dare un input.
Interstitial obbligatori
Alcuni siti devono mostrare una pagina interstitial dato il tipo di contenuti che pubblicano. Ad esempio, un sito di casinò potrebbe dover mostrare una verifica dell'età, ovvero un tipo di interstitial in cui l'utente deve fornire la propria età prima di poter accedere ai contenuti.
Gli interstitial obbligatori sono esentati dalle linee guida riportate in questo documento; tuttavia, se possibile, consigliamo ai siti di osservare le seguenti best practice:
- Assicurarsi che l'interstitial sia sovrapposto ai contenuti. Questo garantirà che Google possa comunque indicizzare almeno alcuni dei contenuti e potenzialmente mostrarli nei risultati di ricerca.
- Non reindirizzare le richieste HTTP in entrata a una pagina diversa per ottenere il consenso o fornire dati. Se tutti gli URL vengono reindirizzati a una sola pagina, tutte le altre verranno rimosse dai risultati di ricerca, dato che Googlebot può recuperare solo quella pagina.
Per i contenuti protetti da una verifica dell'età obbligatoria per gli utenti adulti, consigliamo di consentire a Googlebot di eseguire la scansione dei contenuti senza attivare la verifica dell'età. A questo scopo, puoi verificare le richieste di Googlebot e pubblicare i contenuti senza verifica dell'età.